
“I primi due sì si basano su un dato di fatto: le bollette dell’acqua sono, negli ultimi anni, raddoppiate, in alcuni casi con aumenti anche del 200%. È sufficiente che i sardi confrontino le bollette di qualche anno fa con quelle che pagano ora, per fare la loro scelta” dichiara Azione Giovani.“Il terzo sì va nella direzione di ricongiungere i territori alle comunità e le comunità ai territori. La teca di vetro posta da Soru sull’Isola, così come il far west senza regole impediscono che si sviluppi tra i territori e le popolazioni che ci abitano un rapporto equilibrato, basato, da una parte, sul rispetto dell’ambiente, dall’altra, sulle legittime esigenze di sviluppo. La strada per un rinnovato rapporto tra ambiente e comunità locali passa necessariamente attraverso l’abrogazione del Piano Paesaggistico regionale”.
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