domenica 28 settembre 2008

An attacca la Regione: "All'ex manifattura alloggi e spazi per gli amici artisti"

(L’Unione Sarda) «La manifattura tabacchi non può diventare uno spazio con alloggi privati a disposizione di non meglio precisati artisti, magari amici dell’attuale giunta regionale». Il gruppo consiliare comunale di Alleanza Nazionale lancia l’allarme dopo aver analizzato il bando della Regione per la realizzazione del progetto Fabbrica della Creatività.
Durante una manifestazione davanti ai cancelli di viale Regina Margherita il capogruppo di An, Alessandro Serra, ha lanciato un’altra bordata: «Ci sono dei documenti che confermano che alcune aree della manifattura, una volta cessata l’attività, sarebbero dovute tornare al Comune. La Regione non può tagliare fuori l’amministrazione comunale da ogni decisione su uno spazio così importante per la città».
Per fare chiarezza Alleanza Nazionale ha presentato un’interrogazione al sindaco: «Chiediamo», ha ricordato Serra, «che il primo cittadino verifichi se il Comune sia ancora oggi titolare di diritti sugli immobili che fanno parte dell’ex manifattura tabacchi. Inoltre riteniamo opportuno che vengano chieste spiegazioni alla Regione sul progetto quando si parla di “alloggi per artisti”».
Per Serra, che ieri ha presentato l’interrogazione accompagnato da alcuni componenti del gruppo Azione giovani e dal consigliere circoscrizionale del centro storico Marco Verza, il rischio è quello di dover combattere un’altra battaglia dopo quella del 2006. «Si era diffusa la voce», ha ricordato, «che la manifattura tabacchi sarebbe stata utilizzata come foresteria per i consiglieri regionali. Ci siamo opposti con forza. Oggi, dopo che lo spazio è stato negato al Comune in occasione di Monumenti Aperti e per la realizzazione di una rassegna cinematografica, si conosce un’idea di massima di quello che la Regione vorrebbe fare nella manifattura. Nel bando dello scorso 4 luglio ci sono spunti interessanti, sui quali ancora non esprimiamo un giudizio. Ma siamo preoccupati quando leggiamo il riferimento a spazi riservati ad “alloggi per artisti”. Non vorremmo che 600 metri quadri della manifattura diventassero spazi privati per pochi. Inoltre la realizzazione di appartamenti potrebbe offrire l’assist per futuri cambi di destinazione e operazioni speculative».
L’altro punto toccato da Serra è quello sul mancato coinvolgimento del Comune nelle scelte sullo spazio di viale Regina Margherita: «Ricordiamo che il Consiglio Comunale nel 1899 stabilì di cedere ai Monopoli le aree su cui sorge una parte dell’immobile: aree che sarebbero dovute tornare al Comune se non si fosse edificato o nel caso di chiusura dello stabilimento. Ci sono quindi ragioni giuridiche, ma anche politiche, perché la Regione apra un dialogo con il Comune. Finora c’è stata una chiusura totale».

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