lunedì 9 giugno 2008

I giovani di An scrivono a Napolitano

(Il Sardegna) In una lettera aperta al Capo dello Stato Giorgio Napolitano i giovani esponenti di Alleanza Nazionale e Azione Giovani hanno espresso il loro dissenso al trasporto dei rifiuti campani in Sardegna. Tra le motivazioni, i componenti della giovane destra elencano la mancata individuazione dei “colpevoli” della disastrata situazione in Campania, «ma ancor più grave - denunciano - è la percezione che ci si ricordi della Sardegna solo quando ci siano da smaltire dei rifiuti mentre si assiste passivamente alla crisi del Porto Canale di Cagliari e di altre imprese che chiudono i battenti a causa del prezzo dei trasporti e dell’energia». Per arginare questa crisi economica e sociale, gli esponenti di An e Azione Giovani lanciano un appello al Presidente della Repubblica affinché sensibilizzi il mondo politico spronandolo a prendere tutti quei provvedimenti capaci di accorciare le distanze tra la Sardegna e la Penisola. Nella lettera, inoltre, si mette in guardia da un possibile rischio: la solidarietà dei sardi non finisca per alimentare il giro d’affari malavitoso che si è sviluppato intorno all’emergenza rifiuti.
Intanto, a proposito del presunto silenzio degli ambientalisti sull'argomento rifiuti campani, intervengono le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico che precisano – a scanso di equivoci, di avere preso posizione decine di volte sull'emergenza «permanente ed istituzionalizzata» dei rifiuti campani, così come sul sistematico smaltimento di "fumi di acciaieria" ben più pericolosi della munnezza napulitana. Così come sul "ritorno" del nucleare.

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