mercoledì 14 maggio 2008

Controlli a tappeto ai parcheggiatori senegalesi allontanati dal centro

Non solo lucciole. I controlli sulla comunità di immigrati in città si intensificano e la cinghia si stringe per tutti. Così, il desiderio di dare nuovo lustro al centro passa anche per i senegalesi che trascorrono le giornate nei parcheggi pubblici. Continue, e negli ultimi tempi sempre più insistenti, le lamentele degli automobilisti, stanchi di essere inseguiti dai parcheggiatori improvvisati. Quelli che si sbracciano per trovare un posto per tutte le auto e in cambio offrono pacchetti di fazzoletti, pacchi di calze di spugna, qualche strofinaccio da cucina o, alla peggio, un pacco di accendini. L'acquisto - al posto dei 50 centesimi per la sosta nei parcheggi liberi, oppure abbinato al tagliandino da lasciare sul cruscotto della propria auto nelle strisce blu - è da mesi oggetto delle lamentele dei cittadini alle caserme dei carabinieri. Anche perché, denunciano i cagliaritani, i senegalesi col tempo si sono fatti sempre più insistenti. E a non voler comprare nulla capita di sentirsi tirare addosso una serie di maledizioni in francese. Così ieri mattina, di buon'ora, alle 7.30, sono iniziati una serie di controlli sulla comunità africana, che continueranno sino a stanotte. Per il momento, al centro delle attenzioni ci sono i parcheggi del centro: quello davanti agli uffici comunali di via Sonnino, quello intorno alla banca Cis in viale Bonaria e l'enorme spiazzo dell'hotel Mediterraneo, in viale Diaz. I carabinieri, per l'occasione sono stati impegnati oltre una ventina di militari, hanno fermato in tutto una ventina di giovani e meno giovani, gli hanno chiesto i documenti e controllato la mercanzia in vendita. Tra questi, sei senegalesi sono risultati sprovvisti dei permessi per stare in Italia e quindi verranno espulsi. Gli altri, dopo essere stati interrogati, sono
stati lasciati andare, ma costringendoli ad abbandonare le aree di sosta del centro.
OBIETTIVO SECONDARIO dei controlli ma ugualmente importante, l'operazione è servita anche per capire esattamente che cosa, e da dove provenga, la mercanzia offerta agli automobilisti. Inizialmente si temeva infatti che la merce arrivasse dalla Cina e che, in alcuni casi, ci potessero essere dei rischi per la salute degli acquirenti. Ad esempio nel caso degli occhiali da sole o di altri prodotti che possono dare allergia. Si è scoperto invece che dentro le sacche sportive e nelle buste di plastica che i senegalesi ogni giorno trasportano in spalla, ci sono solo prodotti made in Italy. La comunità organizza vere e proprie spedizioni a Napoli per comprare la merce all'ingrosso. Gli incaricati tornano dalla Campania in nave, carichi come muli, con la mercanzia per tutti. Poi di notte, quando al parcheggio stare è inutile, aprono gli enormi scatoloni e se la dividono in parti uguali. Ispezionata per bene dai militari della compagnia di Cagliari, la merce è stata quindi restituita ai legittimi proprietari. La “retata” contro i parcheggiatori abusivi non è comunque destinata a concludersi nell'arco di ventiquattro ore. I carabinieri intendono procedere per zone. Nelle prossime settimane verranno quindi effettuati controlli e allontanamenti anche in altri punti nevralgici della città. Tra questi, in primis, la salita che porta al vecchio ospedale Civile, nel cuore di Stampace, oltre allo spiazzo in via Peretti davanti al Brotzu.

Nessun commento: