lunedì 14 gennaio 2008

Soru, noi ti rifiutiamo!

Azione Giovani sostiene con forza la mozione di sfiducia, presentata dai partiti del centrodestra in Consiglio regionale, al Presidente della Regione, Renato Soru, e alla Giunta Regionale. Nei prossimi giorni, saremo nelle vie di Cagliari per invitare i cittadini a sostenere, con noi, la mozione di sfiducia, attraverso una raccolta firme. I cagliaritani potranno firmare anche nei giorni di apertura della sezione (martedì e giovedì dalle 20,00 in Via San Gregorio Magno 7). Vogliamo, in questo modo, consentire ai tanti cittadini stufi della politica arrogante e padronale del Governatore di esprimere il loro disgusto e la loro indignazione. Le duemila persone accorse l'altra sera, di fronte alla villa del Governatore per manifestare la loro rabbia in maniera pacifica e civile (non c'erano solo teppisti) sono il segno che per i Sardi la misura è colma. Nella sezione materiale trovate la mozione di sfiducia e il modulo per la raccolta firme.

5 commenti:

AN Caravella ha detto...

Cagliari, 14:46 da repubblica.it
RIFIUTI: GIOVANI AN PREPARANO MOZIONE SFIDUCIA A SORU
I giovani di An si mobilitano a Cagliari per contribuire alla raccolta di firme a sostegno della mozione di sfiducia al presidente della Regione, Renato Soru, presentata dai partiti di centrodestra in Consiglio regionale. Azione Giovani Cagliari ha messo a disposizione da domani la sede del movimento in via Gregorio Magno 7 (dalle 19.30 alle 21), mentre gia' da oggi, dalle 18.30, in via Dante sara' allestito un banchetto, alla presenza del capogruppo di An in Consiglio regionale, Ignazio Artizzu. L'opposizione nell'Assemblea sarda ieri ha scelto uno strumento singolare per illustrare all'opinione pubblica l'iniziativa che ha gia' un precedente in questa legislatura: i promotori (Udc, Forza Italia, Alleanza nazionale, Riformatori, Fortza Paris, Uds e Nuovo Psi) hanno acquistato una pagina a pagamento del quotidiano "L'Unione Sarda" per chiedere ai cittadini di sottoscrivere la mozione. "La solidarieta' e' una scelta di popolo", e' il messaggio a tutta pagina lanciato dalla minoranza, che si riferisce alla decisione del presidente Soru di mettere a disposizione siti sardi per lo smaltimento di circa seimila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania, scelta che ha scatenato le proteste di molti sardi. "Chi ha sbagliato deve pagare, e subito!", prosegue l'appello. Il primo firmatario, Roberto Capelli, consigliere regionale Udc, spiega così l'iniziativa: "Al di là delle manifestazioni, lecite o di quelle che sconfinano nell'illecito, bisogna risalire alla responsabilita primaria di quanto sta accadendo. Ai cittadini, ma anche agli enti locali e alle varie amministrazioni chiediamo l'adesione alla mozione di sfiducia che porti allo scioglimento del consiglio e all'indizione di nuovo elezioni".

AN Caravella ha detto...

“Le immagini di cittadini e militanti politici picchiati sono agghiaccianti e non degne di un paese civile. Per questo presenteremo un'interrogazione urgente al Ministro degli Interni Giuliano Amato per avere chiarimenti circa il violentissimo comportamento delle forze dell' ordine rispetto ai cittadini inermi presenti al momento dell' arrivo della nave carica di rifiuti provenienti dalla Campania.” E’ la dichiarazione congiunta dei parlamentari di Alleanza Nazionale Bruno Murgia e Carmelo Porcu.
“Non si è trattato della situazione di Genova del 2001. I militanti e gli esponenti dei diversi partiti erano lì per manifestare pacificamente, senza provocare e senza avere ‘black bloc’ infiltrati. Chi ha ordinato questo atteggiamento violento? Per quale motivo? Perchè non insistere con il dialogo a oltranza? Perchè la situazione è sfuggita completamente di mano ai responsabili dell' ordine pubblico? “Chiediamo che il Governo riferisca immediatamente in Parlamento sulla questione – concludono i deputati - Inutile sottolineare la totale incapacità di Soru di gestire con equilibrio una situazione così delicata.”
Il presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, ha telefonato al Coordinatore regionale di Alleanza nazionale Mariano Delogu, per essere informato in dettaglio su quanto era accaduto ieri sera in occasione delle manifestazioni che erano state indette da Alleanza Nazionale e Azione Giovani per contestare la decisione unilaterale ed immotivata del presidente Soru che ha autorizzato, senza richiedere parere ad alcuno, il trasferimento di ingenti quantitativi di rifiuti dalla Campania alla Sardegna. Il Presidente Fini ha manifestato sincera solidarietà e il suo personale apprezzamento a tutti i partecipanti. In particolare, Fini e' stato lieto di apprendere che le lesioni riportate da due giovani sono risultate assolutamente lievi e che tutti coloro che erano stati accompagnati in Questura per essere identificati, sono stati immediatamente rilasciati.
Secondo l'on. Maurizio Gasparri, con Soru la Sardegna diventerà la pattumiera di Bassolino. "I giovani militanti della destra ieri a Cagliari hanno voluto esprimere la rabbia di chi contesta una politica come quella di Soru che ha portato alla chiusura di impianti e di aziende in Sardegna, al divieto di sviluppare l'industria turistica, ma poi vuole trasformare la Sardegna nella pattumiera privata di Bassolino". Il parlamentare ha anche espresso solidarietà al presidente provinciale di An di Cagliari, il consigliere regionale Antonello Liori, "che ha subito insieme ai militanti di Azione Giovani cagliaritani - afferma Gasparri - ingiustificate percosse la scorsa notte per aver contestato il trasporto di rifiuti campani in Sardegna".
"Le scelte di Soru sono inaccettabili perchè è Bassolino che si deve assumere le proprie responsabilità. Ma del resto il presidente della regione campana gode di una incredibile impunità. La procura di Napoli si occupa di vallette - conclude Gasperri - invece di seguire il consiglio del direttore Feltri che giustamente invoca le manette nei confronti di quanti hanno devastato la Campania".

AN Caravella ha detto...

Attualità/ I rifiuti campani in Sardegna. Gli indipendentisti di destra presidiano il porto di Cagliari
redazione - 10.01.08, 11:32 am

www.ottopagine.it

Mobilitazione degli indipendentisti e dei militanti di Azione Giovani che hanno annunciato iniziative di protesta nel porto di Cagliari dove nel primo pomeriggio e’ atteso l’arrivo di un traghetto da Napoli con il primo carico di rifiuti campani che saranno smaltiti nell’isola, come annunciato ieri dal presidente della Regione Renato Soru dopo il vertice a Palazzo Chigi col presidente del Consiglio Romano Prodi. I militanti di Irs, Indipendentzia Repubrica de Sardigna, si preparano ad un presidio davanti al Porto Canale. L’annuncio arriva dal leader della formazione politica indipendentista sarda, Gavino Sale. Dopo avere appreso la notizia che la nave con i rifiuti proveniente da Napoli non sarebbe arrivata piu’ ad Olbia ma nel capoluogo, gli esponenti di Irs si stanno spostando da varie parti della Sardegna per raggiungere Cagliari per tentare di bloccare l’uscita degli autocompattatori dal Porto Canale. A sua volta, i militanti di Azione Giovani di Cagliari hanno diffuso una nota nella quale spiegano che si recheranno nel pomeriggio nella zona del Porto Canale. Il movimento chiede le dimissioni di Bassolino, Jervolino e Pecoraro Scanio e stigmatizza ‘’il comportamento, prono e accondiscendente, di Renato Soru, pronto a rispondere agli ordini di partito ma incapace di tutelare gli interessi reali della Sardegna'’.

AN Caravella ha detto...

Cagliari, 14:46
RIFIUTI: GIOVANI AN PREPARANO MOZIONE SFIDUCIA A SORU
I giovani di An si mobilitano a Cagliari per contribuire alla raccolta di firme a sostegno della mozione di sfiducia al presidente della Regione, Renato Soru, presentata dai partiti di centrodestra in Consiglio regionale. Azione Giovani Cagliari ha messo a disposizione da domani la sede del movimento in via Gregorio Magno 7 (dalle 19.30 alle 21), mentre gia' da oggi, dalle 18.30, in via Dante sara' allestito un banchetto, alla presenza del capogruppo di An in Consiglio regionale, Ignazio Artizzu. L'opposizione nell'Assemblea sarda ieri ha scelto uno strumento singolare per illustrare all'opinione pubblica l'iniziativa che ha gia' un precedente in questa legislatura: i promotori (Udc, Forza Italia, Alleanza nazionale, Riformatori, Fortza Paris, Uds e Nuovo Psi) hanno acquistato una pagina a pagamento del quotidiano "L'Unione Sarda" per chiedere ai cittadini di sottoscrivere la mozione. "La solidarieta' e' una scelta di popolo", e' il messaggio a tutta pagina lanciato dalla minoranza, che si riferisce alla decisione del presidente Soru di mettere a disposizione siti sardi per lo smaltimento di circa seimila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania, scelta che ha scatenato le proteste di molti sardi. "Chi ha sbagliato deve pagare, e subito!", prosegue l'appello. Il primo firmatario, Roberto Capelli, consigliere regionale Udc, spiega così l'iniziativa: "Al di là delle manifestazioni, lecite o di quelle che sconfinano nell'illecito, bisogna risalire alla responsabilita primaria di quanto sta accadendo. Ai cittadini, ma anche agli enti locali e alle varie amministrazioni chiediamo l'adesione alla mozione di sfiducia che porti allo scioglimento del consiglio e all'indizione di nuovo elezioni".

AN Caravella ha detto...

13/01/2008
Il Mattino di Napoli

«A Cagliari la rivolta guidata da ultrà prezzolati»



DALL'INVIATO GIGI DI FIORE Cagliari. Sulla scrivania del capo della Squadra mobile, il napoletano Oreste Bardella, un pezzo scheggiato di marmo e un gancio d'acciaio. Sono parte degli oggetti lanciati contro gli agenti negli incidenti della notte. Spiega il vice questore Bardella: «Questo pezzo di marmo mi è arrivato sul casco. Lo conserverò. Ci hanno lanciato di tutto, abbiamo finito alle sei del mattino». Notte di fuoco, notte di violenza, notte di follia. Come non se ne vedevano da tempo a Cagliari. L'arrivo dei rifiuti campani è stato un pretesto. A menare le botte, a farsi guerriglieri nel buio, con fazzoletti sul volto e caschi, un centinaio di ultrà del Cagliari. Proprio come era avvenuto a Napoli, è la tifoseria ad infiltrarsi. Tra i pacifici manifestanti, che urlavano slogan politici contro il governatore Renato Soru. Viale Bonaria, di fianco viale Diaz, a pochi metri dalla sede Rai di Cagliari, è diventato un campo di battaglia. All'inizio, come annunciato dagli sms circolati nel corso di un'intera giornata, in piazza ci sono militanti politici di Azione giovani, della Fiamma tricolore dell'Udc e degli indipendentisti con i sacchetti da depositare sotto la casa del governatore Renato Soru. All'improvviso, arrivano loro: gli ultrà cagliaritani. Portano in corpo una miscela esplosiva di odio e violenza repressa contro la polizia e contro i napoletani. I rifiuti forniscono un'occasione di sfogo. Urlano: «Noi odiamo i napoletani», «Vesuvio pensaci tu», «Napoletani bastardi». Sono gli «Sconvolts», il gruppo organizzato della tifoseria che affolla la curva nord del Sant'Elia e che da 20 anni ha sede in via del Collegio, tra i vicoletti del centro storico sommersi dai murales con le scritte degli slogan urlati. In tutto, vi fanno parte poco più di 200 giovani e giovanissimi: sono la maggioranza nel panorama ultrà cagliaritano, dove «I furiosi», diventati «Cagliari 1910», sono ridotti a poche decine. Ma in piazza, a bruciare cassonetti fino alle due del mattino, a devastare gradini e pali segnaletici, a bruciare auto e a bersagliare di pietre e petardi la polizia, che all'inizio presidiava la zona solo con una quarantina di agenti, ci sono gli «Sconvolts». In 4 cassette registrate, riprese da due operatori della Digos, è documentata la strategia da guerriglia organizzata. Tre gruppi, da viale Bonaria e via Diaz. Corrono verso gli agenti, lanciano sassi. Poi fuggono, caricati dai reparti anti-sommossa rinforzati dai carabinieri, riparandosi dietro le auto. Una ragazza alla guida di una Fiat 500 resta ferita, parte la caccia ai fotoreporter. Ne fanno le spese quattro operatori: dell'Unione sarda, Sky, Rai e Ansa. I lacrimogeni avvolgono la scena. Dodici agenti restano contusi, un autoblindo viene danneggiato, il gazebo dell'hotel Mediterraneo è distrutto. Sirene, auto in corsa, cariche. La zona, vicino al santuario di Nostra Signora Bonaria dove per settembre è atteso il Papa, viene abbandonata dai militanti politici che restano estranei agli scontri. Eppure, il governatore Renato Soru commenta: «Io ho visto bandiere con simboli politici sotto casa mia. Assurdo». Nella serata di ieri, per precauzione, sotto casa Soru la Digos sistema a vigilare quattro autoblindate con diversi agenti. Sette arresti alla fine degli scontri. Tre sono minorenni di 17 anni. Uno, Alessio Orani di 21 anni, è un noto esponente degli «Sconvolts» più volte destinatario di divieti di ingresso negli stadi. La Digos data l'odio anti-partenopeo nel 1997, quando il Cagliari perse a Napoli lo spareggio con il Piacenza per restare in A. In quell'occasione, alcuni tifosi cagliaritani furono aggrediti. Da allora, le partite tra Cagliari e Napoli sono considerate a rischio. Oggi il Sant'Elia sarà sotto osservazione: c'è la partita casalinga con l'Udinese. Il giorno dopo la notte di follia cagliaritana documentata da decine di video scaricati su You tube dai telefonini, tutte le parti politiche, a sinistra come a destra, condannano le violenze. La Digos cagliaritana sta esaminando i filmati degli scontri. L'analisi del giorno dopo è in linea con i rapporti trasmessi a Roma: «Dietro gli scontri, pianificati e organizzati, agisce la tifoseria organizzata. Pretesti di violenza non sono più le partite e gli asti da stadio, ma occasioni extra-calcistiche in cui si sfogano odi contro le forze dell'ordine e, in questo caso, contro la città di una tifoseria verso cui esistono risentimenti datati». È tutta qui la protesta cagliaritana. La notte di venerdì è cosa diversa dagli scontri al porto del giorno prima, quando furono allontanati militanti politici per consentire il passaggio dei rifiuti campani. Nessun politico negli scontri di via Bonaria. Ma il questore, Giacomo Deiana, accusa: «Qualcuno ha pagato i violenti in piazza. La manifestazione era tranquilla fino all'arrivo degli ultrà».